Risveglio oltre l’ego

L‘umanità si trova a un bivio.
Le nostre crisi – ecologiche, spirituali, sociali – non sono semplicemente problemi di tecnologia o di politica. Sono sintomi di un’illusione più profonda: l’illusione della separazione.

Il film Unity (Nation Earth, 2015) ci invita a riconoscere che tutta la vita è interconnessa. Sfida la storia obsoleta secondo cui siamo esseri separati in competizione per la sopravvivenza. Ci invita invece a una nuova possibilità: la nascita dell’Homo Spiritus, l’uomo pienamente risvegliato allo Spirito che scorre in tutta l’esistenza.

Jean-Christophe Lurenbaum, nelle sue riflessioni sulla “Dissoluzione dell’illusione dell’Io”, esplora un’altra dimensione profonda di questo risveglio:

  • Istintivamente sentiamo di essere un io continuo e indipendente, ma si tratta di un’illusione mentale.

  • La convinzione del libero arbitrio – che esista un arbitro interno e sovrano – è intimamente legata alla convinzione dell’ego.

  • Sciogliere questa illusione è un viaggio lento: mentre possiamo comprenderla a livello cognitivo, la piena integrazione nella vita può richiedere anni.

Nel frattempo, Vanessa Machado de Oliveira in Hospicing Modernity (2021) rivela come l’illusione della separazione sia stata imposta con violenza dal colonialismo:

  • Il colonialismo ha diffuso un senso di separazione tra gli esseri umani e la Terra, tra la creatura e il Creatore.

  • Promuoveva l’eccezionalismo umano e l’antropocentrismo, giustificando il dominio sulla natura.

  • Le radici più profonde risalgono alle prime teologie religiose e al passaggio greco dalla tradizione orale all’astrazione.

Perciò, sia l’ego personale che quello culturale devono essere superati se vogliamo guarire.

La filosofia dell’individualismo aperto, articolata da Daniel Kolak in I Am You, offre una visione curativa:

  • Non ci sono molte coscienze: c’è un solo sperimentatore, che guarda attraverso innumerevoli occhi.

  • L’individualismo chiuso dice: “Io sono solo io”.

  • L’individualismo vuoto dice: “Io sono solo questo momento”.

  • L’individualismo aperto dice: “Io sono te. Tu sei me. Siamo una cosa sola”.

Questo riecheggia la realizzazione del Buddha, gli insegnamenti della Bhagavad Gita e la guida di molti saggi illuminati nel corso della storia.

È anche lo spirito vivente del Centro di Meditazione della Montagna Bluche offre pratiche spirituali per dissolvere l’ego e incarnare l’amore universale.


La pratica: Unire Metta e la meditazione di passaggio

Se vogliamo passare dal sapere all’essere, dobbiamo praticare.
Un modo profondo per vivere questo risveglio è quello di integrare la meditazione Metta (amorevolezza) con la meditazione di passaggio, intrecciando concentrazione, compassione e intuizione in un unico percorso spirituale.

Ecco come fare:


1. Radicamento nel presente (2-5 min)
Siediti comodamente con la colonna vertebrale eretta.
Chiudi delicatamente gli occhi. Fai dei respiri lenti e rilassati. Senti il tuo corpo radicato e presente.

2. Meditazione sul passaggio – Ancoraggio della mente (5-10 min)
Scegli un passaggio profondo e sacro. Ecco tre esempi consigliati dal Blue Mountain Center of Meditation:


La preghiera di San Francesco

San Francesco d’Assisi

Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace.
Dove c’è odio, fa’ che io semini amore;
Dove c’è ferita, perdono;
Dove c’è dubbio, fede;
Dove c’è disperazione, speranza;
Dove c’è oscurità, luce;
Dove c’è tristezza, gioia.

O divino Maestro, concedimi di non cercare tanto
di essere consolato quanto di consolare,
di essere compreso quanto di comprendere,
di essere amato quanto di amare;
perché è nel dare che riceviamo;
è nel perdonare che siamo perdonati;
è nel morire a noi stessi che nasciamo alla vita eterna.


Il meglio

Lao Tzu

I migliori, come l’acqua,
beneficiano di tutti e non competono.
Dimorano in luoghi umili che tutti gli altri disprezzano.
Mettendo gli altri prima di se stessi,
si trovano al primo posto
e si avvicinano molto al Tao.
Nella loro dimora, amano la terra;
nel loro cuore, amano ciò che è profondo;
nelle relazioni personali, amano la gentilezza;
nelle loro parole, amano la verità.
Nel mondo, amano la pace.
Negli affari personali, amano ciò che è giusto.
Nelle azioni, amano scegliere il momento giusto.
È perché non competono con gli altri
che sono al di là del rimprovero del mondo.


Vivere nella saggezza

La Bhagavad Gita

Vivono nella saggezza
che vedono se stessi in tutto e tutto in loro,
il cui amore per il Signore dell’Amore ha consumato
ogni desiderio egoistico e la brama dei sensi
che tormentano il cuore. Non sono agitati
dal dolore o dalla brama di piacere,
vivono liberi dalla lussuria, dalla paura e dalla rabbia.
Non sono più condizionati da attaccamenti egoistici,
non sono euforici per la buona sorte
né depressi per la cattiva. Tali sono i veggenti.

Anche come una tartaruga che si ritrae,
i saggi possono ritrarre i loro sensi a piacimento.
Gli aspiranti si astengono dai piaceri dei sensi,
ma continuano a desiderarli. Tutte queste voglie
scompaiono quando vedono il Signore dell’Amore.
Infatti, anche tra coloro che percorrono il sentiero,
i sensi tempestosi possono spazzare via la mente.
Ma vivono nella saggezza coloro che li sottomettono
e mantengono la loro mente sempre assorta in me.

Quando continui a pensare agli oggetti sensoriali,
nasce l “attaccamento. L” attaccamento genera il desiderio,
la brama di possesso che, se contrastata,
sfocia in rabbia. La rabbia offusca il giudizio
e ti priva del potere di imparare dagli
errori del passato. Perdi la facoltà discriminativa
e la tua vita è un vero e proprio spreco.

Ma quando ti muovi in mezzo al mondo dei sensi
Liberati sia dall’attaccamento che dall’avversione,
Arriva la pace in cui tutti i dispiaceri finiscono,
e vivi nella saggezza del Sé.

La mente disunita è tutt’altro che saggia;
Come può meditare? Come può essere in pace?
Quando non conosci la pace, come puoi conoscere la gioia?
Quando lasci che la tua mente segua il richiamo delle sirene
dei sensi, essi portano via
il tuo giudizio migliore come un ciclone che spinge
una barca fuori dalla rotta tracciata verso il suo destino.

Usa le tue potenti braccia per liberare i sensi
dall’attaccamento e dall’avversione
e vivi nella piena saggezza del Sé.
Un tale saggio si sveglia alla luce nella notte
di tutte le creature. La notte in cui esse sono sveglie
Per il saggio è la notte dell’ignoranza.

Come i fiumi scorrono nell’oceano
ma non riescono a far straripare il vasto oceano,
così scorrono i magici flussi del mondo dei sensi
nel mare della pace che è il saggio.
Sono per sempre liberi coloro che sono usciti
Dalla gabbia dell’io e del mio
Per essere uniti al Signore dell’Amore.
Questo è lo stato supremo. Raggiungi questo
e passa dalla morte all’immortalità.

Ripeti in silenzio il brano scelto parola per parola, assorbendone profondamente il significato.

Quando la mente vaga, torna delicatamente alle parole.


3. Generare Metta per te stesso (5-10 min)
Concentrati sul tuo cuore. Ripeti in silenzio:

“Che io possa essere felice. Che io possa essere in pace. Che io possa essere libero dalla sofferenza”.
Senti un calore dorato che riempie il tuo essere.

4. Inviare Metta a una persona cara (5-10 min)
Visualizza una persona cara. Offri loro la stessa benevolenza, alternando il tuo passaggio.

5. Espandere Metta a persone neutrali e difficili (5-10 min)
Estendi l’amorevolezza a una persona neutrale, poi a una persona difficile, rimanendo ancorato al tuo passaggio sacro.

6. Metta universale – Amore sconfinato (5-10 min)
Offri amorevolezza a tutti gli esseri ovunque:

“Che tutti gli esseri siano felici. Che tutti gli esseri siano in pace. Che tutti gli esseri siano liberi dalla sofferenza”.

7. Riposare nella pura consapevolezza (5+ min)
Rilascia le parole e le immagini. Riposa in una consapevolezza spaziosa.
Senti che ti stai fondendo con la vita universale.


L’invito

Il viaggio per diventare Homo Spiritus non inizia con azioni grandiose, ma con una sottile trasformazione: vedere in modo diverso, amare in modo diverso, essere in modo diverso.

Ogni giorno, ancoriamoci all’amore, alla compassione e alla saggezza.
Ogni giorno, dissolviamo un po’ di più l’illusione della separatezza.
Ogni giorno, risvegliamoci – per il bene di tutti gli esseri.

Ti unirai al Grande Risveglio? Praticherai?
Inizia oggi. Inizia ora.

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Riferimenti:

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